Ecco le giurie del 42 TFF.
Le giurie
Del festival
CONCORSO LUNGOMETRAGGI
Margaret Mazzantini
(Italia)
Esordisce nel 1994 con il romanzo Il catino di zinco, seguito dalla pièce Manola (1999) e da Non ti muovere (2001), Premio Strega e caso editoriale diventato nel 2004 un film del marito Sergio Castellitto, come i successivi Venuto al mondo (pubblicato nel 2008, Premio Campiello nel 2009 e poi portato al cinema nel 2012) e Nessuno si salva da solo (2011, con il film diretto nel 2015). Nel 2010 ha pubblicato Mare al mattino, Premio Pavese e Premio Matteotti, mentre nel 2017 ha scritto soggetto e sceneggiatura di Fortunata e nel 2021 la sceneggiatura di Il materiale emotivo (da un soggetto di Ettore Scola), entrambi diretti da Castellitto. Il suo ultimo romanzo è Splendore (2013).
Milcho Manchevski
(Macedonia)
Ha diretto sette lungometraggi (Prima della pioggia, 1994; Dust, 2001; Shadows, 2007; Mothers, 2011; Bikini Moon, 2017; Willow, 2019; e Kaymak, 2022), 50 corti (tra cui alcuni videoclip acclamati dalla critica), un episodio di The Wire e ottenuto diversi riconoscimenti internazionali, tra cui il Leone d’oro a Venezia e una nomination agli Oscar. Ha vissuto a New York fin dalla scuola di cinema, pubblicando un romanzo (The Ghost of My Mother), saggi (Manchevski: Five Essays), realizzando lavori fotografici (Street, Five Drops of Dream e There), opere d’arte (1AM) e insegnando alla NYU Tisch School of the Arts e alla Feirstein Graduate School of Cinema di Brooklyn.
Anne Parillaud
(Francia)
Ha esordito come attrice lavorando con Michel Lang, Alain Delon ed Ettore Scola, prima di interpretare il celebre ruolo di Nikita nell’omonimo film di Luc Besson, con il quale ha vinto un César e un David di Donatello. Dopo Amore all’ultimo morto di John Landis (1992) è tornata in Europa e ha lavorato con Claude Lelouch, Raúl Ruiz, Catherine Breillat, Amos Gitai, Olivier Marchal. Nella sua carriera ha diviso la scena con alcuni dei più famosi interpreti di sempre, come Alain Delon, Jeanne Moreau, Jeremy Irons, Marcello Mastroianni, Matt Dillon, Jacques Perrin e Catherine Deneuve. Nel 2022 ha interpretato a fianco del regista À la recherche di Giulio Base.
Giovanni Spagnoletti
(Italia)
Dal 1991 al 2019 ha insegnato Storia del cinema alle Università La Sapienza e Tor Vergata di Roma. Ha scritto su «Bianco &Nero», «Cineforum», «Il Manifesto», «L’Unità», «Il Mattino», «Rinascita», «L’Espresso», «Süddeutsche Zeitung» e «Frankfurter Rundschau», ha diretto la rivista «Close-up» e continua a dirigerne la versione online. È autore e curatore di pubblicazioni in Italia, Germania e Francia. Dal 2000 al 2014 è stato direttore della Mostra del Nuovo Cinema di Pesaro e per sei anni presidente dell’Afic. Nel 1993 e nel 1996 ha ricevuto il premio Filippo Sacchi come docente universitario e nel 2019 gli è stato conferito il Premio internazionale di Amburgo come studioso di cinema.
Krzysztof Zanussi
(Polonia)
Regista di film acclamanti e pluripremiati (a Cannes, Venezia, Locarno, Mosca, Chicago, Montreal, Berlino, Tokio), come La struttura del cristallo (1968), Illuminazione (1973), Colori mimetici (1976), La costante (1980), L’anno del sole quieto (1984), Ovunque tu sia (1988), At Full Gallop (1996), Persona non grata (2004), Revisited (2009), Corpo estraneo (2014). Ha lavorato come regista teatrale, pubblicato diversi libri ed è professore presso l’Università della Slesia a Katowice. Presidente della Tor Film Production, è stato produttore dei film di Kieślowski, Holland e molti altri. Al Festival presenta il suo ultimo film, Perfect Number (2022).
CONCORSO DOCUMENTARI
Roberta Torre
(Italia)
Regista, sceneggiatrice e drammaturga, nasce a Milano e frequenta la Scuola Luchino Visconti e la Scuola Paolo Grassi. Esordisce nel 1997 con il musical Tano da morire, presentato a Venezia, e realizza poi Angela (2002), Mare nero (2006), I baci mai dati (2011), Riccardo va all’inferno (2017), coi quali partecipa a numerosi festival (Cannes, Sundance, IDFA) e ottiene David di Donatello e Nastri d’Argento. Con Le Favolose (2022), presentato alla Giornate degli autori di Venezia, vince la Miglior regia all’IDFA e il Gran premio della giuria all’OutFest di Los Angeles. Mi fanno male i capelli (2023) ha vinto il Premio per la Miglior attrice alla Festa del cinema di Roma.
KD Davison
(Stati Uniti)
Regista pluripremiata, con il suo terzo lungometraggio documentario Fragments of Paradise, dedicato alla vita e all’opera di Jonas Mekas, ha vinto un Leone d’oro per il Miglior documentario sul cinema alla Mostra di Venezia del 2022 e un Gran premio della giuria al DOC New York. Nel 2020 ha diretto l’adattamento di The Soul of America di Jon Meacham e nel 2017 il suo primo lungometraggio, Ordinary People, in collaborazione con Natalie Johns. Ha pubblicato un libro sulla recessione del 2008 e attualmente sta sviluppando The Housing Theory of Everything, una serie sulla crisi immobiliare americana.
Federico Gironi
(Italia)
Critico, giornalista, programmatore di festival, lavora da oltre vent’anni col gruppo Coming Soon. Ha fatto a lungo parte del comitato di selezione del TFF ed è attualmente co-curatore, con Alberto Barbera, della sezione Venezia Classici della Mostra del Cinema. Scrive o ha scritto su riviste come «Cineforum», «Duellanti», «Duels», «Otto e mezzo», «Nocturno», «Le parole e le cose», sui quotidiani «Il Messaggero» e «Domani», e ha pubblicato saggi in varie monografie dedicate a registi e attori. Giurato dei David di Donatello, è membro della commissione che designa i Film della Critica per il SNCCI e insegna teoria e analisi del film alla NABA.
SPAZIO ITALIA | Concorso Cortometraggi Italiano
Michela Cescon
(Italia)
Attrice, produttrice e regista per il teatro e il cinema, si è formata alla scuola del Teatro Stabile di Torino e ha esordito nel 1995 diretta da Luca Ronconi, collaborando poi con Valter Malosti, Roberto Andò e Marco Tullio Giordana. Nel 2003 ha interpretato Primo amore di Matteo Garrone e in seguito lavorato, tra gli altri, con Ozpetek, Bellocchio, Giordana, Sorrentino, De Matteo, Cristina Comencini. Nel 2010 ha debuttato alla regia con il corto Come un soffio, presentato a Venezia, e nel 2020 ha diretto il suo primo lungo, Occhi blu. Ha vinto per tre volte il Premio Ubu e un David di Donatello e un Nastro d’Argento per la sua prova in Romanzo di una strage.
Darko Perić
(Serbia)
Ha vissuto in Serbia, Romania e Germania, dove ha recitato in diversi corti indipendenti e spettacoli teatrali. Nel 2008 ha iniziato la sua carriera in Spagna, dove nel 2010 ha recitato nella serie Crematorio e nel 2015 in A Perfect Day di Fernando León de Aranoa, film ambientato durante la guerra dei Balcani con protagonista Benicio Del Toro e Tim Robbins. Nel 2016 è stato scelto per la serie Mar de plástico, ottenendo una grande visibilità, e nel 2017 ha trovato il successo grazie al ruolo di Helsinski in La casa di carta, la produzione di Netflix di maggior successo di sempre, vincitrice nel 2018 di un Emmy Award nella categoria Best Drama.
Nicola Nocella
(Italia)
Attore, autore, regista e produttore, con il suo esordio cinematografico Il figlio più piccolo (2010) di Pupi Avati ha vinto il Nastro d’Argento come miglior attore esordiente, replicando il premio l’anno successivo grazie alla sua prova nel corto Omero bello-di-nonna (2011). Nel 2018 è stato candidato al David di Donatello per il film Easy – Un viaggio facile facile di Andrea Magnani, con cui ha vinto il Ciak d’oro. Nel 2022 ha scritto e interpretato Rido perché ti amo di Paolo Ruffini e nel 2024 Lo chiamava Rock & Roll di Saverio Smeriglio. Ha lavorato con registi come Guido Chiesa, Leonardo Pieraccioni, Daniele Ciprì, Giulio Base e Roberto Andò alternandosi tra cinema e teatro.
FIPRESCI
Giuseppe Di Salvatore
(Italia)
Ha studiato filosofia a Roma e Parigi, ha lavorato come ricercatore a Ginevra e ha creato un centro di ricerca a Verona. Dopo due anni di lavoro come videogiornalista, nel 2016 ha fondato con Ruth Baettig Filmexplorer, una piattaforma online dedicata al cinema d’autore di cui è direttore e caporedattore. Da allora è attivo come critico cinematografico e d’arte, relatore per incontri e convegni, curatore di rassegne, membro di comitati di selezione e collaboratore di festival.
Marco Lombardi
(Italia)
Critico cinematografico e gastronomico («Il Messaggero», «Cinecritica», «Radio Roma Capitale»), è stato autore e conduttore del programma tv Come ti cucino un film. Insegna Giornalismo Culturale alla Sapienza e Psicologia Degli Eventi Culturali a UniPegaso. Ha scritto saggi (La Cinegustologia e il Media Entertainment, Gustose visioni) e romanzi (I nuovi amici, Terremotività, GiokaconMe, Ti ho lasciato il minestrone in garage). Coproduttore e co-sceneggiatore di Nel blu di Emiliano Dante (2009), ha diretto il corto Fritto dalle stelle (2021). Dal 2005 al 2008 è stato programmatore della Settimana internazionale della critica alla Mostra di Venezia.
Ieva Šukyt-e
(Lituania)
Ha conseguito la laurea magistrale in Storia e Teoria dell’Arte presso l’Accademia di Vilnius. Dal 2013 lavora come critica cinematografica per diverse testate del suo Paese, tra cui la Radiotelevisione Nazionale Lituana e l’Istituto Goethe. Recentemente ha iniziato a collaborare come selezionatrice per il Festival Internazionale del Cortometraggio di Vilnius.