i misteri di lisbona [t.l.] João ha quattordici anni e vive in un collegio religioso sotto l’ala protettrice di padre Dinis, un tempo aristocratico libertino, ora strenuo difensore della giustizia. João vuole a tutti i costi scoprire chi sono i suoi genitori. Viene allora portato al cospetto di sua madre, una bellissima contessa sposata a un ricco e losco uomo d’affari. Il ragazzino sarà costretto a misurarsi con gelosie, passioni violente e rivelazioni che si sviluppano tra il Portogallo, l’Italia, la Francia e il Brasile, scoprendo lentamente la sua reale identità. «È difficile dire se si tratti di un film narrativo o sperimentale: narrativo non è, perché non rispetta né la divisione in tre atti, né il conflitto centrale, né la teoria della volontà e non si tratta neanche di risolvere un enigma. Non è narrativo e non è sperimentale, ma si può dire che sia le due cose insieme perché è costruito su un principio dell’immagine che prevede l’utilizzo del piano sequenza come contenitore di altre inquadrature che sono fabbricate dallo spettatore e che non sono esplicitamente nel film».
Biografia
regista

Raúl Ruiz
(Puerto Montt, Cile, 1941 - Parigi, 2011) ha studiato cinema in Argentina; tornato in Cile, si è occupato di teatro d’avanguardia. Nel 1968 ha esordito nel cinema con Tres tristes tigres, Pardo d’oro a Locarno. Costretto all’esilio dopo il colpo di stato di Pinochet, si è rifugiato in Francia. Si è imposto sulla scena internazionale con L’hypothèse du tableau volé. Ha quindi realizzato oltre cento film affermandosi come uno dei più prolifici registi di tutti i tempi. Nel 1996 ha girato Tre vite e una sola morte, penultimo film di Marcello Mastroianni; l’anno successivo ha ricevuto l’Orso d’argento a Berlino per Genealogia di un crimine e ha proseguito a realizzare film fino alla sua morte, lavorando sempre al fianco della moglie, regista e montatrice Valeria Sarmiento.
FILMOGRAFIA
Tres tristes tigres (1968), L’hypothèse du tableau volé (1979), La ville des pirates (La città dei pirati, 1983), L’éveillé du Pont de l’Alma (1985), Trois vies et une seule mort (Tre vite e una sola morte, 1996), Généalogie d’un crime (Genealogia di un crimine, 1997), Shattered Image (Autopsia di un sogno, 1998), Le temps retrouvé (Il tempo ritrovato, 1999), Les âmes fortes (2001), Cofralandes, rapsodia chilena (2002), Médée (2003), Días de campo (2004), Le domaine perdu (2005), Klimt (2006), La recta provincia (2007), Nucingen Haus (Miss Christine, 2008), L’estate breve (doc., 2010), Mistérios de Lisboa (2010).
Cast
& Credits
regia/director
Raúl Ruiz
soggetto/story
dall’omonimo romanzo di/from the novel of the same title by Camilo Castelo Branco
sceneggiatura/screenplay
Carlos Saboga
fotografia/cinematography
André Szankowski
montaggio/film editing
Valéria Sarmiento, Carlos Madaleno
scenografia/production design
Isabel Branco
musica/music
Jorge Arriagada, Luís Freitas Branco
suono/sound
Ricardo Leal, Miguel Martins, António Lopes
interpreti e personaggi/cast and characters
Adriano Luz (padre/Father Dinis), Maria João Bastos (Ângela de Lima), Ricardo Pereira (Alberto de Magalhães), Clotilde Hesme (Elisa de Montfort), Afonso Pimentel (João/Pedro da Silva), João Luís Arrais (Pedro da Silva da bambino/as a Child), Albano Jerónimo (il conte/Count de Santa Bárbara), Léa Seydoux (Blanche de Montfort), Melvil Poupaud (il colonnello/Colonel Ernest Lacroze), Malik Zidi (il visconte/Viscount d’Armagnac)
produttore/producer
Paulo Branco
produzione/production
Clap Filmes
vendita all’estero/world sales
Doc & Film International