Sulle tracce di un branco di lupi per documentarsi per il suo nuovo lavoro, il regista Léo incontra Marie, una giovane pastora che vive fra le montagne della Francia meridionale insieme con i suoi due figli, e nove mesi dopo si ritrova ad affrontare una inaspettata paternità. Abbandonato da Marie, Léo resta a vivere con il burbero padre della ragazza e con il neonato, di cui si scopre un padre attento e dedito. Nella valle, però, abitano anche l’anziano Marcel e il giovane Yoan; entrambi attirano l’attenzione di Léo, sempre pronto a mettersi in gioco fino in fondo. [rm]
Biografia
regista
Alain Guiraudie
(Villefranche-de-Rouergue, Francia, 1964) ha studiato all’Università di Montpellier e nel 1990 ha realizzato il suo primo cortometraggio, Les héros sont immortels. Il mediometraggio Du soleil pour les gueux (2001) è un esempio del suo cinema atipico che mescola il western, il racconto picaresco e quello filosofico. Nel 2001 Ce vieux rêve qui bouge ha vinto il premio Jean Vigo ed è stato premiato alla Quinzane des réalisateurs. Nel 2003 ha diretto il lungometraggio Pas de repos pour les braves, che ha partecipato a numerosi festival come quelli di Cannes e Karlovy Vary, e nel 2005 Voici venu le temps, che tra gli altri festival ha vinto anche quello di Torino, dove nel 2009 è stato presentato anche il successivo Le roi de l’évasion. Nel 2013 con Lo sconosciuto del lago ha vinto il premio per la regia al Certain regard di Cannes, mentre con Rester vertical (2016) ha partecipato per la prima volta al concorso di Cannes. Viens Je t’emmene è stato presentato nella sezione Panorama della Berlinale.
FILMOGRAFIA
Les héros sont immortels (cm, 1990), Tout droit jusqu’au matin (cm, 1994), La force des choses (cm, 1997), Du soleil pour les gueux (mm, 2000), Ce vieux rêve qui bouge (mm, 2001), Pas de repos pour les braves (2003), Voici venu le temps (2005), Le roi de l’évasion (2009), L’inconnu du lac (Lo sconosciuto del lago, 2013), Rester vertical (2016), Viens Je t’emmene (2022).
Dichiarazione
regista
«È sempre stato importante per me tracciare connessioni tra la mia vita passata e quella attuale per mezzo di racconti, leggende e miti. È un percorso che intendo esplorare, è sempre stata una questione essenziale nella mia vita. [...] Molti degli elementi del film afferiscono all’immaginario fiabesco: la città di Séverac dominata dal castello, le zone misteriose della palude Poitevin e, naturalmente, il lupo…»
Cast
& Credits
Alain Guiraudie
fotografia/cinematography
Claire Mathon
montaggio/film editing
Jean-Christophe Hym
scenografia/production design
Toma Baqueni
costumi/costume design
Sabrina Violet, François Labarthe, Adelaïde Le Gras
suono/sound
Philippe Grivel, Jeanne Delplancq, Nathalie Vidal
interpreti e personaggi/cast and characters
Damien Bonnard (Léo), India Hair (Marie), Raphaël Thiéry (Jean-Louis), Christian Bouillette (Marcel), Basile Meilleurat (Yoan), Laure Calamy (Mirande), Sébastien Novac (il produttore/producer)
produttori/producers
Sylvie Pialat, Benoît Quainon
contatti/contacts
Wild Bunch
Esther Devos
[email protected]
www.wildbunch.biz