C’è una figlia alle prese con il senso di colpa e la memoria di un paese. Una ragazza che è portavoce di ciò che è stato. C’è un paese natio, che nei suoi ricordi infantili è scisso. I pezzi di sguardo respirano, sanciscono un profondo senso di non appartenenza. C’è l’assenza di un corpo, e una casa, svuotata e decadente, dove rientrare dopo più di vent’anni, senza dimenticare di avere sulle spalle tutta la violenza delle parole. Senza dimenticare ciò che era.
Biografia
regista
Elisabetta Falanga
Elisabetta Falanga (Taormina, Messina, 1985) ha studiato tra Parma e Milano e si è laureata in chimica applicata al restauro e in arti visive e pittura. Con un percorso prevalentemente artistico ha esposto in diversi spazi italiani e internazionali, partecipando a varie residenze per artisti. La dolce casa è il suo primo cortometraggio.
FILMOGRAFIA
La dolce casa (cm, 2015).
Dichiarazione
regista
«Giovanni è il matto del paese, un padre distante che non conosce forma nei ricordi della figlia. Taormina è il punto di approdo, con le sue violenze verbali ricostruite da memorie di paese, senza filtro tra chi racconta (e non sa di essere osservato) e chi ascolta. La camera è un prolungamento del corpo, non sancisce distanza ma accentua ciò che non vediamo: paesaggi lontani, letti come luoghi di non appartenenza, particelle di memorie infantili. La casa d’infanzia e la tomba di un padre e di un matto, mai visto, forse neppure conosciuto, della cui faccia non si ha traccia, ma che tra quelle pareti ha vissuto gli ultimi momenti».
Cast
& Credits
Elisabetta Falanga
fotografia/cinematography
Roberto Tenace, Riccardo Caruso, Elisabetta Falanga
suono/sound
Luigi Lombardi, Riccardo Caruso
contatti/contacts
Elisabetta Falanga
[email protected]